Fondo Giuseppe Raimondi

Item set

Titolo

Fondo Giuseppe Raimondi

Data

1915-1980

Consistenze

6265 volumi
899 fascicoli
462 quaderni
127 opuscoli
13 album

Soggetto produttore

Proprietario

Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna (IBC)

Collocazione

Biblioteca Umanistica Ezio Raimondi, Università di Bologna

Descrizione

Il fondo Raimondi è costituito da quaderni, manoscritti, dattiloscritti, album monografici, volumi a stampa e riviste. I fascicoli contengono 462 quaderni di appunti e abbozzi di lavori, 480 manoscritti e 700 dattiloscritti di articoli per quotidiani e riviste, e la corrispondenza. Quest'ultima comprende materiali che partono dalla I Guerra mondiale e arrivano al 1985, ed è conservata così come Raimondi stesso l’aveva organizzata; contiene carteggi con importanti studiosi, intellettuali, editori (i corrispondenti sono in tutto 840): Giorgio Bassani, Gianfranco Contini, Giacomo Debenedetti, Giorgio De Chirico, Vittorio Sereni, Elio Vittorini, solo per citarne alcuni. Nei 13 album monografici sono conservate tipologie documentarie diverse: carteggi, fotografie, disegni, riproduzioni, pieghevoli per mostre che documentano i rapporti di Raimondi con scrittori e artisti a lui contemporanei come Apollinaire, Bacchelli, Carrà, De Pisis, Ungaretti, Tzara, Rosai, ecc. La raccolta libraria è costituita da volumi riguardanti la letteratura italiana (2000 ca.), le letterature straniere (2400 ca.), l’arte italiana (1200 ca.) e quella straniera (700 ca.). Prevalgono le opere di e su narratori e poeti italiani del ‘900, anche se non mancano i classici della letteratura italiana. Per quanto riguarda la letteratura straniera, è evidente una preponderanza di quella francese del ‘900, ma sono presenti anche opere di letteratura tedesca, russa, inglese e i classici greci e latini. Infine, si trovano diversi volumi di arte contemporanea e cataloghi di mostre. Anche le 250 testate di riviste riguardano principalmente l’ambito artistico e quello letterario, e contengono numerose sottolineature e annotazioni effettuate da Raimondi stesso.

Note

Tutti i materiali che compongono il fondo furono inventariati a cura della famiglia prima del trasferimento, anche con l’obiettivo di riprodurre - per quanto possibile anche fisicamente - la raccolta di Raimondi così come lui stesso l’aveva costituita e organizzata. I materiali documentari di Giuseppe Raimondi furono concessi in perpetuo, con il consenso degli eredi, nel 1988 dall’Istituto per i Beni Culturali all’Ateneo di Bologna e furono destinati alla Biblioteca del Dipartimento di Italianistica.

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