Letteratura satirica e carnevalesca

Non solo sacro, ma anche molto profano: la biblioteca di Camporesi conserva svariati volumi di letteratura satirica e carnevalesca che coprono un vasto arco cronologico. Le commedie latine di Persio e Giovenale e tutte le opere successive sembrano costituire un fil rouge che conduce l'autore alla stesura di La maschera di Bertoldo: G. C. Croce e la letteratura carnevalesca (1976), libro che lo consacra come uno dei massimi esperti di Bertoldo, uno dei personaggi più noti e amati della letteratura italiana.

 

Giovanni Francesco Lazzarelli, La cicceide legitima

La Cicceide è una raccolta poetica di stampo burlesco ed erotico che racconta, sottoforma di parodia, la vita di Don Ciccio Arrighini, collega e acerrimo nemico dell’autore Giovanni Francesco Lazzarelli. Questo libro è stato dato alle stampe nel 1692 e rappresenta la prima versione autorizzata dall’autore che, per differenziarla dalle precedenti, inserisce nel titolo l’aggettivo “Legitima”. Nonostante il colophon indichi come luogo di stampa Parigi e come editore Claudio Riud, oggi si ritiene che in realtà La Cicceide sia stata data alle stampe in Italia, e che la scelta di inserire un luogo fittizio sia legata ai problemi cui l’autore andò incontro a causa della censura. Appurata la licenziosità del tema trattato e del linguaggio osceno, infatti, l’opera fu inserita nell’Indice dei libri proibiti nel 1690.

Giovenale e Persio, Satire

Il volume, stampato nel 1594 a Lione, contiene l’intera produzione di satire di Giovenale e di Persio. Come si legge nel frontespizio, che presenta l’emblema dei gesuiti, il testo è stato emendato dai contenuti osceni.

Camillo Silvestri, Giuvenale e Persio spiegati in versi volgari ed illustrati con varie annotazioni

Primo di tre tomi dati alle stampe nel 1758, questo libro contiene la traduzione con testo a fronte delle satire di Persio e Giovenale, da parte di Camillo Silvestri. L’editio princeps dell’opera risale a mezzo secolo prima e viene pubblicata a Padova. Sulla qualità del lavoro di traduzione e di annotazione svolto da Silvestri, nel tempo, i pareri dei critici sono stati molto discordanti. Il volume contiene diverse illustrazioni di epigrafi.